Le telecamere di Sky a Morano
Ennesima ribalta nazionale per Morano. Il centro storico e le eccellenze di uno dei borghi più belli d’Italia scelti come location di un documentario realizzato da Sky, la più importante piattaforma televisiva a pagamento d’Italia. Il prodotto, di alta qualità, sarà trasmesso sul canale 235 della rete satellitare alle ore 21.00 di domenica 4 febbraio prossimo.
Sotto la direzione attenta e professionale del nostro concittadino Francesco Chiappetta, la troupe della TV tematica ha viaggiato alla scoperta delle emergenze artistiche e architettoniche dell’antico centro del Polino, estendendo i propri interessi alle tradizioni, ai costumi, alla gastronomia tipica, alla natura incontaminata e lussureggiante. La salubrità del clima e la ricchezza floro-faunistica dei nostri luoghi hanno arricchito la narrazione proposta dal conduttore, Antonio Tufaro, e costituito il vero leitmotiv del documentario.
Per Francesco Chiappetta, che cura con competenza le varie fasi della produzione, dalla regia alla sceneggiatura, quindi al montaggio, siamo al quarto lungometraggio girato nel suo paese natale. Da lui, con la passione genuina di chi mostra forti legami con le proprie radici, abbiamo appreso di quanto amore è capace un uomo che, pur vivendo lontano dalla terra d’origine, ne conserva i ritmi nel cuore e si prodiga per incoraggiarne lo sviluppo.
«Abbiamo molto apprezzato l’iniziativa del nostro concittadino Francesco Chiappetta» affermano il sindaco Nicolò De Bartolo e il consigliere Mario Donadio. «Gli siamo grati per aver pensato di tornare a Morano con la sua equipe, come peraltro ha più volte fatto nel recente passato, proseguendo da qui la sua avventura nelle aree incontaminate e lussureggianti della Calabria. Per quanto ci riguarda continuiamo a scommettere su ogni forma di promozione, non trascurando nessuna delle opportunità offerte dai mezzi di comunicazione di massa. Il marchio Morano funziona e attrae soprattutto per la sua notorietà guadagnata con frequenti partecipazioni a programmi televisivi e per l’apertura verso settori del turismo non del tutto esplorati, settori che se valorizzati adeguatamente, come stiamo provando a fare con insistenza, possono stimolare la crescita complessiva della comunità».
