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L’Istituto Comprensivo di Morano confermato sede di Dirigenza Scolastica

Una buona notizia per studenti e famiglie moranesi: il locale Istituto Comprensivo non subirà alcun ridimensionamento. Sarà garantita per il triennio 2024/2026 la presenza in sede del Dirigente Scolastico e del Direttore SGA.

 

«Non era scontato che ottenessimo questo risultato» commenta il presidente del Consiglio Comunale, Mario Donadio: «Secondo la nuova disciplina di settore, che tiene conto di una serie di contingenze, tra le quali lo spopolamento della regione, e parametra l’esistenza della dirigenza in una sede a specifici fattori, abbiamo corso seriamente il rischio di perdere gli uffici e di vederli unificati ad altre realtà, con conseguenze facilmente immaginabili. È stato grazie al nostro intenso e proficuo impegno, fatto di contatti e confronti con l’Ente Provincia, in particolare con la presidente Rosaria Succurro e il suo vice, Giancarlo Lamensa, se abbiamo scongiurato il pericolo dell’accorpamento ad altre agenzie della zona; rivendicando e ottenendo l’applicazione del criterio compensativo come centro montano, a tutela del nostro territorio, purtroppo assai fragile dal punto di visto sociale ed economico».

 

La decrescita demografica degli ultimi anni in Calabria preoccupa dunque le istituzioni, centrali e periferiche, alle prese con problemi enormi, di difficile soluzione. Problemi che obbligano a rivedere il sistema dell’offerta formativa e i PES attuali, rimodulandoli in funzione delle mutate congiunture. La stima del numero di alunni in base alle proiezioni del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) è fissato per la Calabria a 244.759 unità. Il numero delle autonomie riconosciute dal decreto per l’a.s. 2024/25 è pari a 281, contro le 360 dell’anno precedente, pertanto dovranno esserne soppresse 79, di cui 29 in provincia di Cosenza.

«Una roba da togliere il sonno», riflette Mario Donadio. «Se non si produrranno a livello nazionale, come sembra si voglia fare, strumenti che incoraggino la natalità e al contempo favoriscano l’occupazione, così da spronare i giovani e aiutarli a scommettere sulla loro terra, affinché vi restino con dignità e prospettive, ciò che oggi siamo riusciti a evitare prima o poi si verificherà. E nulla potranno i governi locali. A prescindere dal loro colore e delle loro prossimità politiche. Occorre investire nel futuro e avviare urgentemente processi mirati per il Meridione; trasformare la ricchezza potenziale in occasione di sviluppo concreto, pensando a formule di redistribuzione giuste e produttive. È solo immaginando una rinascita del Sud che possiamo sperare in un domani migliore. Diversamente saranno solo chiacchiere. Per quanto ci riguarda non ci fermeremo! Seguiremo e insisteremo con tutte le forze e in tutte le sedi affinché il progetto di ampliare il nostro Istituto Comprensivo con l’abbinamento del Liceo Sportivo e dell’Istituto Agrario - Liceo per il Made in Italy, diventi presto realtà e opportunità di crescita e rilancio per la comunità e l’intero comprensorio».