Emanuele Iazzolino insignito della Cittadinanza Benemerita
Il giovane concittadino Emanuele Iazzolino, insignito ieri sera, nel corso del Consiglio comunale, della “Cittadinanza benemerita”.
Il civico consesso, convocato per esaminare il Conto Consuntivo 2022 e per altri adempimenti (chi non avesse avuto modo di seguire la diretta streaming dei lavori può documentarsi riascoltando e rivedendo i momenti cruciali del dibattito collegandosi al profilo Facebook di Radio Pollino o a quello del Comune), ha dapprima accettato in dono, per mano della consigliera del Gruppo Misto, Marisa Di Maria, una fotografia scattata, appunto, dal figlio di quest’ultima, Emanuele, in un ospedale di Pisa all’interno del quale al primo incarico lavorativo da Operatore Socio Sanitario (OSS) ha vissuto direttamente le convulse fasi della crisi pandemica, quindi ha accettato la proposta del presidente dell’assise, Mario Donadio, di conferire la citata benemerenza.
La motivazione riassume in sostanza la gratitudine dell’intera comunità per questo ragazzo che, nonostante la giovanissima, età ha saputo spendere le proprie energie impegnandosi con abnegazione e spirito di servizio nella quotidiana lotta contro il Covid.
Data l’assenza in aula dell’interessato il pubblico riconoscimento è stato consegnato nelle mani della consigliera Di Maria alla quale sono stati virtualmente affidati i vari attestati di stima dell’emiciclo.
«Un plauso ad Emanuele Iazzolino» afferma oggi il sindaco Nicolò De Bartolo, «anzitutto per avere mostrato di saper ben declinare i valori di un umanesimo che negli ultimi tempi le nuove generazioni faticano ad applicare compiutamente; e, perché no? per la vena artistica che emerge dalle sue bellissime ed eloquenti immagini, al proposito delle quali piace evidenziare come l’intera collezione ritraente il sudore dei sanitari in prima linea, talvolta la rabbia e la delusione di una perdita, talaltra la gioia per le vite salvate, sia stata venduta e il ricavato impiegato per l’acquisto di apparecchiature medicali. Bravo Emanuele. E grazie infinite per avere innalzato con garbo il vessillo dell’appartenenza e il nome della nostra amata Morano in circostanze così delicate».
Con l’augurio di ogni bene futuro.
