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Quattro novembre, un solo grido risuona nell’aria: PACE

Giornata dell’Unità Nazionale e festa delle Forze Armate 2022. Pace, pace e ancora pace. Il messaggio è forte, chiaro e inequivocabile. E a lanciarlo non è solo l’Amministrazione comunale, ma i ragazzi del locale Istituto Comprensivo, che insieme ai docenti e ai loro genitori hanno vissuto la circostanza con sorprendente maturità.

Hanno partecipato alla manifestazione: il sindaco Nicolò De Bartolo e il suo vice, Pasquale Maradei; gli assessori Mariagrazia Verbicaro, Sonia Cozza, Francesco Soave; i consiglieri Mario Donadio, Salvatore Siliveri, Geppino Feoli, Vincenzo Amato; i militari della stazione Carabinieri di Morano, al comando del luogotenente Salvatore Seta; l’egente di Polizia Locale Francesco Rizzo; l’Associazione Nazionale Carabinieri, rappresentata dal sig. Mimmo Peccerillo.

Si è trattato di un Quattro Novembre molto diverso dai precedenti. E non solo per il bel cielo soleggiato e la temperatura assai mite e gradevole. Ma soprattutto per un contesto più disteso, finalmente affrancato dalle paure causate dall’epidemia la quale, seppur non del tutto debellata, oggi non incute più timore. E poi, e non è cosa da poco conto, perché mai come adesso, con il mondo preda di conflitti e derive culturali che minano la stabilità internazionale e la fraterna convivenza tra i popoli, fare memoria di chi, come e quando in passato si sia immolato per difendere i confini della patria e per affermare la giustizia e promuovere i princìpi cardini su cui si fonda l’esercizio pieno e consapevole dei diritti, è un dovere di riconoscenza e una irrinunciabile espressione di gratitudine dal quale nessuno dovrebbe esimersi.

La cerimonia, dunque. Tutto si è svolto essenzialmente in due differenti location. In primis nella Collegiata Santa Maria Maddalena, secondo specifico programma reso noto nei giorni scorsi. Qui la nutrita platea ha assistito alla Santa Messa officiata dal parroco, don Claudio Bonavita, il quale ha saputo catalizzare l’attenzione dell’assemblea sia dal punto di vista spirituale sia sociale, invitandola ad avere sempre coscienza dei sacrifici di tanti uomini e donne che in passato hanno combattuto per garantire le nostre libertà.

Al termine della celebrazione ha guadagnato l’ambone il consigliere Mario Donadio per un breve saluto incentrato quasi esclusivamente sulla necessità che i giovani conoscano bene la storia, sì da poter tributare il giusto decoro ai militi che in trincea hanno sepolto le loro esistenze ma non la certezza che quel sacrificio avesse senso e valore, e che il beneficio sarebbe stato superiore al dono stesso.

Come non citare le emozionanti elegie declamate dagli scolari; cariche di ideali e sentimenti affatto retorici. Perché loro, bardati di coccarde tricolori in bella vista, hanno ben compreso, forse più di tanti adulti di potere, adusi alla prevaricazione, all’aggressione, all’uso delle armi, che c’è un solo modo per vincere le guerre: NON FARLE!

Al sindaco Nicolò De Bartolo, il privilegio istituzionale di parlare con gli studenti. Con un discorso semplice ma assai pedagogico, il primo cittadino ha voluto richiamare tutti alla responsabilità, evidenziando come i diritti siano sempre figli del dovere e come non possa esistere la pace senza la giustizia. De Bartolo ha poi ringraziato le Forze dell’Ordine attive nel territorio, i Carabinieri della locale stazione e il loro comandante luogotenente Salvatore Seta, nonché tutti gli uomini e le donne in divisa, che difendono l’integrità della patria e la sicurezza della comunità. Un pensiero particolare è stato poi rivolto ai concittadini morti in battaglia nelle due guerre del secolo scorso, con particolare riferimento a quelli che purtroppo non hanno un nome scritto nell’epigrafe monumentale che campeggia nella parete nord della casa municipale: a loro rendiamo con egual affetto e devozione, somma gratitudine e onori civili, militari e religiosi.

La commemorazione si è chiusa in Piazza Giovanni XXIII, seconda location, con l’apposizione della corona d’alloro ai caduti e al milite ignoto e con l’annuncio da parte del sindaco dell’imminente intitolazione della Villa Comunale al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, e del Parco giochi di Via Cappuccini all’On Iole Santelli.



Quattro novembre, un solo grido risuona nell’aria: PACE