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De Bartolo replica alle critiche del gruppo consiliare MoranoLab

Il sindaco Nicolò De Bartolo, replica alla minoranza consiliare, in specie al gruppo MoranoLab, in merito alle accuse riguardanti la gestione della crisi sanitaria e le conseguenze economiche che questa produce sul tessuto sociale.

«Apprendiamo con stupore e rammarico – afferma il primo cittadino - le continue querimonie delle opposizioni. Sembra quasi si diano convegno per contestare sempre quanto con impegno, sacrificio e passione tentiamo di costruire in questo momento di grave criticità per il Paese. Non ci preoccupano né ci scoraggiano gli attacchi e gli improperi quotidiani esercitati in malo modo e strumentalmente, peraltro ricorrendo a una grottesca corsa al merito che francamente è divenuta stucchevole. Tuttavia se non ci distrae dal nostro dovere istituzionale e soprattutto umano di rimanere accanto alla popolazione, tutta la popolazione, è innegabile come la corsa al ricercare errori, pregiudizi e favoritismi inesistenti si traduca in una gran perdita di tempo a danno della medesima comunità che vorrebbero difendere. Facile, giudicare l’operato altrui. Troppo facile. Siamo costretti ancora una volta a precisare, a spiegare. E non per la necessità di giustificare atti e iniziative di per sé limpidi e trasparenti, ma per colmare lacune che non dovrebbero appartenere a consiglieri comunali democraticamente eletti, ai quali spetta l’onere di studiare gli atti contabili e, se non è chiedere troppo, evitare di proferire castronerie tecniche».

«Fingono di volere collaborare – prosegue De Bartolo - ma poi agiscono per avvelenare il clima politico e seminare sospetto. Ci attaccano sui criteri reddituali di accesso ai buoni nell’ambito del programma di solidarietà alimentare, quando in verità sanno bene che abbiamo semplicemente utilizzato l’indice Istat per le spese al consumo delle famiglie anno 2018, come suggerito dall’Anci nazionale. Sbandierano un loro emendamento di variazione al bilancio, individuando cifre astronomiche ma purtroppo inesistenti, smentite anche dal responsabile dell’Area finanziaria dell’Ente: parliamo di circa ventiseimila euro, e non già di duecentomila, derivanti dalla sospensione delle quote di ammortamento dei mutui MEF. Risorse che, come credevamo aver ampiamente illustrato in conferenza capigruppo, unitamente a quelle scaturenti dalla rinegoziazione dei mutui CDP, non appena perverranno atti concreti dal Governo centrale investiremo totalmente per l’emergenza Cvid-19 e l’abbattimento dei tributi a vantaggio delle famiglie e degli operatori economici locali, specialmente di quei nuclei e settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi. Se avessimo seguito i loro suggerimenti avremmo condannato l’Ente a un default senza precedenti. Eppoi finiamola con la retorica dell’aggressione al risparmio: il limite dei seimila euro per l’accesso al beneficio è lo stesso che si utilizza per richiedere il reddito di cittadinanza. La smobilizzazione senza perdite di eventuali capitali privati quale discrimine per l’accesso al buono spesa, inoltre, al contrario di quanto afferma l’opposizione, tutela il risparmio impedendone penalizzazioni varie e garantisce equità per chi non possiede alcunché».

E’ un fiume straripante, il sindaco. Che rilancia: «Puntano l’indice verso l’amministrazione, rea, a loro dire, di ritardi sull’elargizione dei ticket spesa e favoritismi. Non è così. Abbiamo distribuito circa diciottomila euro nella prima fase e abbiamo riaperto il bando per consentire a chiunque di presentare la domanda, anche per la seconda volta, purché in possesso dei requisiti. Un ingenuo autogol da parte dei Lab, che da un lato chiedono inclusione, dall’altra biasimano la riproposizione dell’avviso».

«Vi sarebbero motivi per dilungarmi sul modus operandi della minoranza. Ma voglio invece terminare – conclude De Bartolo - informando il lettore che con il direttivo nazionale dell’associazione Bandiera Arancione abbiamo trasmesso al Presidente della Repubblica la richiesta di farsi promotore perché la legge sui “Piccoli Comuni” sia finalmente dotata di adeguati contenuti finanziari e venga elaborata con una progettualità di lungo periodo e non ricorrendo ai soliti contributi “a pioggia” che hanno mero valore propagandistico»